Storia

Agli inizi degli anni 60, con l’avvento del Beat, ci fu un proliferare di gruppi musicali (che quegli anni si chiamavano complessi) e l’apertura di molte sale da ballo, sia nei centri più grossi sia nei piccoli paesi. Le occasioni per suonare erano molte perché oltre ai locali che facevano una programmazione fissa c’erano molte sale che facevano solo qualche data annuale, i cosiddetti Veglioni. I più gettonati erano San Silvestro, il periodo di carnevale, metà quaresima e per qualche associazione tipo cacciatori, pescatori, ecc.

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Proprio in questo periodo si forma il complesso che inizialmente si chiama “The Dangers”, nome anglofono come si usava in quel periodo. Il genere era la musica da ballo internazionale ed il Beat (che poi sarebbe diventato rock).

Dopo qualche tempo inizia una trasformazione e nei primi anni 70 nelle sale da ballo comincia a farsi strada la Disco Music e il Liscio, per cui molti complessi che suonavano Rock vengono sostituiti con i Disk Jockey (D.J.) e altri dalle Orchestre Romagnole.

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Nel cambiamento epocale che stava avvenendo e l’invasione delle orchestre di liscio Romagnolo, a metà degli anni 70 per rimanere sul mercato il gruppo mise da parte il Rock e  su suggerimento di Filippo Casale, loro impresario, cambiò il nome con uno più consono al nuovo genere.

Il nuovo nome “Orchestra Gimmy e i Ricordi” aveva il nome del cantante e il richiamo al nuovo repertorio, un misto di liscio romagnolo,  musica da ballo internazionale e Revival. L’evoluzione del genere suonato porta anche l’inserimento della fisarmonica, non presente nella formazione originale che era batteria, basso, chitarra, tastiere, sax e cantante uomo.

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La svolta diede buoni frutti e complice il proliferare di sagre paesane e sale da ballo la nuova Orchestra inizia a fare un sacco di serate, ad incidere dischi ed essere ospitata nelle radio locali. Apre inoltre i concerti di molti artisti famosi quali Matia Bazar, Rino Gaetano, Nomadi, Bobby Solo, Little Tony, Passengers, Daniel Santacruz Ensamble, Eugenio Finardi, ecc.Premio Edit

Dopo un buon periodo con questa formazione verso la fine degli anni “70 c’è un cambiamento di rotta e la formazione dopo qualche avvicendamento aggiunge una tromba e inserisce una novità: il violino, strumento assai raro nelle orchestre da ballo dell’epoca. Con questo organico l’orchestra era in grado di fare un repertorio vastissimo ed avere una grande gamma di soluzioni sonore. Successivamente venne inserita la cantante femminile. Nell’anno 2000 vince il primo premio nella finale nazionale del concorso per orchestre emergenti con il brano “Inutile Bugia”. Negli anni che seguono ci sono stati avvicendamenti vari ma l’Orchestra non si è mai fermata raggiungendo i 40 anni di attività, mantenendo la propria personalità e suonando esclusivamente dal vivo.